Lo stile francese, utilizzato nella musica barocca, consiste nell'esecuzione delle notes inégales, ossia l’esecuzione puntata lunga-breve (indicata come pointer per la prima volta da Hotteterre nei Principes de la flute traversiere) in luogo di due crome (oppure note dal medesimo valore).
L'esecuzione puntata lunga-breve viene denominata anche, a seconda del grado più o meno pronunciato dell’“ineguaglianza”, louré, pointé, o piqué (quest’ultimo termine indicava il grado di maggior pronunciatezza) o a volte al contrario, capovolgendo l’ineguaglianza in breve-lunga, in questo caso denominata coulé.
Anche se l’esecuzione puntata appartiene alla tradizione italiana almeno fin dai tempi di Caccini e Frescobaldi, è nella musica francese barocca però che questa pratica trova un’applicazione coerente e costante. A conferma che fosse prassi molto comune eseguire le crome pointées, in varie occasioni potremo trovare indicazioni quali: croches ègales, ad indicare, al contrario, l’esecuzione “normale”.
Nella musica francese, la difficoltà dell’applicazione dell’ineguaglianza non concerne tanto il luogo, quanto piuttosto la giusta misura. Per eseguire correttamente il pointer col flauto è necessario prima di tutto rovesciare l’articolazione (ru tu, ru tu, ecc.) come insegna in maniera semplice e chiara Hotteterre nei Principes e come, prima ancora, aveva esposto Jean Pierre Freillon Poncein ne La Veritable maniere d’apprendre a joüer (Paris 1700).
Trattandosi di una prassi esecutiva dettata dal gusto (“il gusto dovrà decidere se l’articolazione prodotta nei modi che ho descritto diventerà troppo aspra; ci si dovrà soffermare su ciò che risulta più piacevole per l’orecchio”, J. Hotteterre, Principes) non si può ovviamente stabilire la giusta proporzione matematica tra nota lunga e nota breve, anche perché, come si è visto, essa può variare da brano a brano, a seconda dei diversi caratteri.